Era nell’aria già da qualche anno, ma adesso ne abbiamo la conferma: gli Over 50 amano i Social Media, soprattutto Facebook, e sono un target molto attivo nelle interazioni sui post. Ma siamo davvero contenti che siano così partecipativi, oppure rimpiangiamo i loro pomeriggi al torneo di bocce?
Questo non è il solito articolo con numeri e statistiche, ma una meticolosa raccolta di informazioni sul comportamento dei nostri genitori/nonni davanti agli smartphone o computer.
Ammettetelo, quando li vedete aggirarsi per casa con lo smartphone in mano, avvertite un sottile brivido lungo la schiena. E provate ancora più paura quando vi fanno l’agguato da dietro la porta della vostra stanza urlando: “Senti, ma come faccio a mettere una foto su Facebook?”. Oppure:”Come faccio a inviare le immagini di auguri che si muovono su WhatsApp?”. Se negli ultimi 5 anni avete sentito almeno una volta domande simili, potete iniziare a prepararvi per l’Apocalisse zombie. Sì, perché alla fine gli Over 50 sui Social diventano come i figli che sgridavano negli anni passati: zombie davanti agli schermi.
Ironia a parte, il fenomeno degli Over 50 sui Social media nasce soprattutto per restare in contatto con le persone lontane: figli, fratelli, nipoti che per studio o lavoro vivono migliaia di chilometri fuori da casa. Se prima bastava una semplice telefonata, adesso si ha la possibilità di chiacchierare tramite messaggi o videochiamate, sarebbe ingiusto privare un non nativo digitale di questo piacere.
Il problema infatti non è la tecnologia, ma come spiegarla a chi fino a poco tempo fa a malapena riusciva a scrivere su un file Word. Se per un bambino ormai è naturale toccare uno schermo, per una persona anziana diventa una cosa quasi fantascientifica. E quando ci riesce ci prende così tanto gusto da non smettere più.
Cosa fanno gli Over sui Social? Esattamente quello che farebbero nella piazza sotto casa davanti al giornalaio: si indignano, inveiscono, criticano, ricordano i bei tempi andati e come si stava meglio quando si stava peggio. Sono i bersagli più facili delle fake news perché hanno la “condivisione facile”(sono pur sempre la generazione di : “Ha detto la televisione che…”) e spesso inforcano i doppi occhiali per cercare di scrivere bene, ma la tastiera touch non li perdona.
I più arditi improvvisano capolavori di grafica digitale per augurare il “buongiornissimo” e invitare a prendere il caffè. Durante le feste comandate riempiono le pagine loro e altrui di auguri e foto scintillanti dal dubbio gusto, ma alla fine chi li riceve ringrazia sempre. Vero, la forma lascia a desiderare, ma mai nessuno ha osato rispondere in maniera offensiva.
Cosa ci riserverà il futuro? L’immagine più triste è quella di nonno e nipotina che passeggiano tutti e due muniti di smartphone in mano, senza dirsi una parola. Quella più allegra vede il nonno davanti i lavori di un cantiere che porge un gelato alla nipotina.
Uh, quasi quello che facevano con noi i nostri nonni. Vuoi vedere che a breve pubblicheremo “buongiornissimi” ?