Le elezioni politiche del 4 marzo saranno una battaglia a colpi di click. I vincitori saranno i candidati più abili nella gestione del marketing elettorale, strategia fondamentale per guidare la matita in cabina di voto.
Come tutte le cose della vita, anche le elezioni non sono più le stesse. Sono lontani i tempi del “Vota Antonio” e del megafono, appartengono a un tempo in cui l’Italia era ancora genuina e ingenua, con pochi partiti da scegliere e dal voto condizionato dai legami di parentela.
Certo, alcune abitudini e inciuci non sono cambiati, ma c’è la tendenza a gridare allo scandalo: dai candidati si pretendono onestà, trasparenza e programmi al passo coi tempi. Ma come arrivare al cuore di un elettore senza apparire come un personaggio vecchio, stanco, in pieno stile Prima Repubblica?
Se la politica vuole rispondere concretamente alle domande degli elettori deve fare del marketing elettorale lo strumento chiave per avvicinarsi alla platea e convincerla. Gli step sono importantissimi:
- Target. Il voto è un diritto che attraversa diverse fasce d’età. Non si può comunicare all’elettore diciottenne con lo stesso tono del settantenne.
- Less is more. Semplificare la comunicazione in modo che chi non capisce di leggi e bilanci non si senta escluso. Infografiche e slide aiutano anche il candidato con la passione per il burocratese dalla logorrea cronica.
- Digital marketing. Website, social network e chat saranno i luoghi di interazione massima. Post senza contraddittorio, monotematici e interazioni gestite con poca intelligenza fanno più danni di un santino con refusi.
- Storytelling. Il candidato e il partito non sono “prodotti”, ma persone e luoghi composti da uomini e donne che hanno storia, valori e idee. Bisogna farli emergere, perché solo numeri e statistiche non convincono più nessuno.
La pianificazione delle azioni di comunicazione e delle iniziative politiche tipiche del marketing elettorale sono strategiche e diverse in ogni campagna. Ogni candidato è unico (anche se si ricandida) e le sue caratteristiche sono legate al territorio e al contesto dei media in cui si svolge l’elezione. Preparare un partito o un candidato non è un’attività da fare “fai da te”, ma da affidare a professionisti del marketing del settore. Non è un semplice lavoro di tipografia, di piazza, di prenotazione sale e post su Facebook, ma un sistema di comunicazione integrata da studiare in ogni parte.